Informazione ai Pazienti
Il 24 dicembre (vigilia di Natale) e il 31 dicembre (viglia di capodanno) l'ambulatorio del Dott. Luigi Aprile sarà aperto fino alle 10.00 solo per urgenze.
Il 24 dicembre (vigilia di Natale) e il 31 dicembre (viglia di capodanno) l'ambulatorio del Dott. Luigi Aprile sarà aperto fino alle 10.00 solo per urgenze.
L'Ordine dei Medici di Bari ha avviato una campagna di informazione attraverso manifesti e inserzioni sui principali giornali locali per rafforzare l'alleanza con i cittadini per un servizio sanitario più efficiente basato su un solido rapporto di fiducia tra medici e cittadini.
Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione alle persone con età maggiore di 64 anni e a coloro che sono in stretto contatto con anziani, a tutte le persone a rischio di complicazioni secondarie a causa dell'età o di patologie, come disordini cronici di tipo respiratorio o polmonare (asma compreso), malattie metaboliche croniche (diabete mellito, disfunzioni renali, immunodepressione dovuta o meno ai farmaci, patologie emopoietiche, sindrome da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi) o quando sono previsti interventi chirurgici di una certa entità.
Inoltre, il vaccino è fortemente raccomandato a bambini a partire dai sei mesi d'età ed agli adolescenti (fino ai 18 anni d'età) che sono stati sottoposti ad una terapia a lungo termine a base di aspirina (acido salicilico) perché l'uso di questo farmaco aumenta la probabilità di sviluppare, successivamente all'infezione influenzale, la sindrome di Reye.
Infine, la vaccinazione è raccomandata a tutti coloro che svolgono funzioni lavorative di primario interesse collettivo o che potrebbero trasmettere l'influenza a persone ad alto rischio di complicanze.
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Dal 25 ottobre scorso – in virtù della direttiva europea 2011/24/UE - ogni cittadino dell’Unione Europea può decidere liberamente di ricevere assistenza sanitaria in ciascuno dei 28 Paesi membri.
È chiaro che, per scegliere il luogo dove curarsi, un cittadino dovrebbe avere accesso ad informazioni chiare, rigorose e tempestive sulla qualità dei servizi offerti, sia ospedalieri (quelli che giustificano il sacrificio di spostarsi da casa propria per avere cure adeguate), sia ambulatoriali e domiciliari. Proprio per questo motivo la direttiva UE raccomandava ai Paesi membri di attivare strumenti, soprattutto su internet, per informare i propri cittadini: in Inghilterra, ad esempio, questi dati sono disponibili da anni e, addirittura, dallo scorso luglio, sono disponibili on line i dati relativi ai singoli professionisti.
Il Decreto del MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 9/8/2013, che entrerà complessivamente in vigore in data 3/11/2013, stabilisce che, all’atto dell’esito favorevole della visita medica finalizzata al rinnovo della patente di guida, i sanitari consegneranno immediatamente all’interessato una ricevuta e che tale ricevuta medesima, posto che i sanitari stessi dovranno trasmettere telematicamente all’U.C.O. del Dipartimento dei Trasporti una comunicazione del relativo certificato medico comprensivo di fotografia dell’interessato medesimo, è valida ai fini della circolazione fino al ricevimento del duplicato della patente di guida, rinnovato nella validità, e comunque non oltre sessanta giorni dalla data di rilascio;
«Quest'anno per la prima volta abbiamo registrato tra i principali ostacoli nell'accesso alle cure anche il "peso" dei ticket sulla diagnostica e la specialistica — conferma Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale dei diritti del malato — . I cittadini che ci contattano ritengono il superticket una "tassa sulla salute" ingiusta, che li costringe sempre più spesso a rinunciare alle cure o a rimandarle, oppure a pagare di tasca propria quando, per esempio, c'è il sospetto di una malattia grave. E i disagi maggiori li stanno affrontando coloro che vivono in Regioni sottoposte ai cosiddetti piani di rientro». Fermo restando che, secondo i dati del Ministero della Salute, circa 6 italiani su 10 usufruiscono di esenzioni (per patologia, per reddito o per altre condizioni, vedi articolo a destra), per gli altri che devono sottoporsi a esami o visite, i superticket stanno diventando un salasso, per molti insopportabile. E, da un anno all'altro, sono diminuite di quasi il 9% le prestazioni specialistiche ambulatoriali, come rilevano i dati raccolti in 11 Regioni dall'Agenzia nazionale dei servizi sanitari (Agenas) nell'ambito del programma ReMoLet (Rete di Monitoraggio Lea tempestiva).
Questo è il dato risultante dal rapposto dell'Agenas: tempi lunghi e alta mortalità.
Se avete l'infarto acuto del miocardio forse è meglio non andare al Di Venere di Bari: la mortalità a 30 giorni dal ricovero è del 26,15 per cento, cioè la seconda più alta d'Italia, dopo quella dello Sma di Pordenone.
Mentre al San Paolo solo nello 0,25 per cento dei casi l'infarto del miocardio viene trattato con angioplastica coronarica entro 48 ore. Ma le cose non vanno meglio quando si parla di ortopedia.
I tempi di attesa per un intervento chirurgico al collo del femore all'ospedale di Casarano è di 13 giorni come al Teresa Masselli di Foggia, ovvero gli stessi del Loreto Mare di Napoli. In parole povere, i più alti d'Italia. Mentre il ricorso ai parti cesarei al Tatarella di Foggia o allo stabilimento ospedaliero di Ostuni riguarda, rispettivamente, il 67,64 e il 66,67 per cento dei casi.
l ministero della salute ha sancito di fatto l’abolizione della categoria di certificati
Scompare così uno dei certificati piu’ gettonati e diffusi negli studi dei medici di famiglia.
La risposta del ministero